Accessibility Tools

Skip to main content

Consigli per la prevenzione della Sindrome Emolitico Uremica

1. Massima cura nella corretta manipolazione degli alimenti

  • Rispettare la “catena del freddo” sia delle carni, che dei latticini;
  • Se l’alimento rimane per più di 2 ore a temperatura inadeguata, deve essere  considerato contaminato;
  • Terminare gli acquisti alimentari con le carni e i latticini;
  • Porre, quando possibile e soprattutto d’estate, carni e latticini in contenitori refrigeranti;
  • Se durante il trasporto un alimento surgelato si scongela, non congelarlo nuovamente, ma conservarlo in frigorifero e cucinarlo quanto prima;
  • Riporre nel più breve tempo possibile gli alimenti freschi in frigorifero;
  • Lo scongelamento dei cibi deve essere fatto in frigorifero o nel microonde, oppure per affrettare lo scongelamento, sotto l’acqua fredda corrente con la precauzione di riporli in frigo una volta scongelati. Non scongelare mai gli alimenti surgelati a temperatura ambiente;
  • Una volta cucinati, consumare gli alimenti il più presto possibile;
  • Non si deve attendere che gli alimenti si raffreddino per metterli nel frigorifero, e prima di consumarli riportarli a temperatura di almeno 70°;
  • Ricordarsi di mantenere la “catena del freddo” quando puliamo o scongeliamo il frigorifero.

2. Alimenti a rischio

  • Latte crudo non pastorizzato (da consumarsi esclusivamente solo dopo bollitura);
  • Formaggio prodotto con latte crudo non pastorizzato (sconsigliato il consumo nei bambini al di sotto dei 6 anni);
  • Carni rosse, grasse non perfettamente cotte (il cui centro si presenta ancora di colore rosato);
  • Particolare attenzione merita la carne trita poiché in essa, se presente, il batterio può sopravvivere anche alla cottura;
  • Interiora di manzo e/o vitello;
  • Alimenti cotti che sono stati a contatto con alimenti crudi;
  • Alimenti cucinati che hanno perso la catena del freddo;
  • Succhi non pastorizzati (poco frequenti nel nostro paese).

3. Alimenti sicuri

  • Pollo, maiale, agnello, pesce ( ben cotti);
  • Prodotti derivati dal latte, sterilizzati (dessert, budini, latte, creme a lunga conservazione).

4. Conservazione corretta degli alimenti

  • Evitare di mettere le carni nei ripiani superiori del frigorifero, onde evitare che le sostanze liquide in esse contenute colino sugli altri alimenti;
  • Non conservare gli alimenti crudi insieme a quelli cucinati;
  • Conservare le carni in sacchetti di plastica ben chiusi, classificando le carni di vitello, pollo e maiale.

5. Trattamento degli alimenti ed igiene della cucina

  • Lavarsi le mani con acqua calda e sapone prima di manipolare gli alimenti e dopo essere stati in bagno;
  • Dopo aver manipolato gli alimenti, specialmente la carne, lavarsi le mani e le stoviglie che sono state a contatto con essa, con acqua calda e sapone (44° per lavaggio manuale, 60° lavaggio in lavastoviglie);
  • Non usare gli stessi utensili con le carni crude e gli altri alimenti;
  • Lavare con acqua e candeggina i taglieri, i tritacarne e tutto ciò che è stato usato;
  • Non manipolare insieme gli alimenti che sono a rischio, come carne vaccina, con gli alimenti a minimo rischio come pollo e verdure;
  • Lavare la frutta e le verdure molto accuratamente;
  • Lavare accuratamente le spugne e gli strofinacci usati in cucina.

6. Modi di cottura

  • La temperatura alla quale si disattivano i batteri “Escherichia Coli” è di circa 70°;
  • Assicurarsi sempre che la carne non sia grassa, o che sia sempre ben cotta anche in centro, e che la cottura sia stata eseguita ad oltre 70°;
  • La carne trita è da considerarsi ben cotta quando il siero che viene liberato durante la cottura sia divenuto trasparente;
  • Tenere conto che le carni congelate devono avere un tempo di cottura superiore a quello abituale;
  • Non cucinare la carne di vitello – manzo insieme agli altri alimenti a rischio;
  • È consigliato bollire il latte pastorizzato, mentre quelli a lunga conservazione possono essere consumati direttamente;
  • Quando si fa una grigliata, predisporre una parte della bistecchiera per i bambini, dove si può cucinare la carne in maniera adeguata.

Non dimenticare

  • Lavarsi le mani con acqua calda e sapone dopo essere andato in bagno;
  • Lavarsi con acqua calda e sapone prima e dopo la manipolazione di alimenti;
  • Dopo aver visitato un allevamento di bovini, lavarsi accuratamente le mani con acqua calda e sapone;
  • Clorare adeguatamente l’acqua per la balneazione o per il consumo casalingo, se non proveniente da acquedotto pubblico;
  • Mantenere la catena del freddo (per gli alimenti freddi) e del caldo (per gli alimenti caldi);
  • Evitare il consumo di carni rosse nei posti dove non è possibile assicurarsi che siano stati manipolati correttamente;
  • Evitare le contaminazioni incrociate degli alimenti a rischio con quelli che non lo sono;
  • Evitare di consumare i latticini se sorge il dubbio che non siano stati conservati nella catena del freddo;
  • Il cibo freddo deve essere conservato a meno di 4° e il caldo a più di 60°;
  • Cucinare le carni adeguatamente ad una temperatura superiore a 70°;
  • Le feci dei pazienti ammalati devono essere manipolate con cura;
  • Lavarsi le mani , prima e dopo il cambio dei pannolini, specialmente nei nidi.